Eziologia

Le gambe, oltre a rappresentare la parte del corpo che ci sostiene e che ci porta in giro, svolgono anche l’importante funzione di far ritornare al cuore il sangue venoso che proviene dalla periferia del corpo. Purtroppo sono spesso bersaglio di molte patologie che si manifestano sotto forma di:

  • Dolore
  • Deformazioni della struttura muscolare e/o ossea
  • Comparsa di lesioni superficiali
  • Gonfiore e stanchezza
  • Malattie Vascolari etc.
Una delle cause più comuni di complicanze agli arti inferiori è il DIABETE. Con il termine Diabete Mellito si intende una patologia cronica caratterizzata dalla presenza di elevati valori di zuccheri nel sangue rispetto a quelli fisiologici e dovuta ad un difetto della secrezione e/o dell’azione insulinica.

Esistono due tipi di Diabete:
DIABETE TIPO I detto anche Diabete giovanile o Insulino dipendente.
DIABETE TIPO II detto anche Diabete dell’adulto o NON Insulino dipendente.

Elevati livelli di glucosio nel sangue nel tempo causano la comparsa delle complicanze croniche della malattia: retinopatia, nefropatia, neuropatia, vasculopatia, PIEDE DIABETICO, etc..

In pazienti affetti da diabete son eseguite il 47% di tutte le amputazioni maggiori non traumatiche degli arti inferiori ed il 38% delle amputazioni minori (rispetto il 29% nella popolazione). Dato rilevante è che l’85% delle amputazioni diabetiche sono precedute da ulcere, la cui presenza è associata ad un aumento del 50% del rischio di mortalità a breve termine.

Le ulcere agli arti inferiori colpiscono soprattutto gli anziani (nel 3-4% della popolazione over 65 anni), rappresentano la maggioranza delle lesioni croniche a livello mondial, sono presenti nel 15% dei pazienti diabetici e sono un significativo fattore di rischio per ospedalizzazione, amputazione, sepsi e mortalità. (* L. Monge, L’assistenza integrata nel piede diabetico: il percorso diagnostico-terapeutico, G It Diabetol Metab 2009;29:197-206)

Le principali tipologie di ulcera sono: ulcera venosa, ulcera arteriosa, ulcera diabetica e ulcera da pressione.

Le terapie per la cura delle lesioni cutanee mirano a:

  • combattere l’ipossia ripristinando la diffusione dell’Ossigeno e riattivando la vascolarizzazione;
  • attivare i processi di guarigione dei tessuti;
  • combattere le infezioni;
  • ridurre il dolore.
Legati alle ulcere vi sono una serie di problemi che coinvolgono non solo il paziente ma anche la società. Questa complicanza implica problemi per il paziente, per i famigliari, per le strutture ospedaliere e problemi sociali ( in termini di costi sia diretti che indiretti) che portano poi ad un aumento dei costi sociali e di cura.


Il processo di guarigione

L’ipossia ha un effetto inibitorio sul processo di guarigione delle lesioni in quanto riduce la secrezione di collagene da parte dei fibroblasti, ostacola la cellularità del tessuto di granulazione e favorisce i processi di infezione.
L’ossimetria transcutanea evidenzia a livello delle lesioni vasculopatiche una pO2 di 5-10 mm di Hg.
L’Ossigenoterapia normobarica distrettuale combatte l’ipossia e permette di arrivare ad una chiusura della ferita in tempi brevi stimolando la rivascolarizzazione della zona lesa (angiogenesi) grazie a interazioni tra fattori di crescita e citochine, favorendo l’attività dei leucociti e accelerando la formazione di nuovo tessuto.


ESEMPI DI CASI CLINICI TRATTATI CON HO2ME:

CASO 1
TRATTAMENTO DOMICILIARE:
Paziente: UOMO
Età: 87 anni
Stato clinico: Paziente diabetico




CASO 2
TRATTAMENTO DOMICILIARE:
Paziente: UOMO
Età: 87 anni
Stato clinico: Paziente diabetico


Prima

Dopo